La prossima Legge di Bilancio 2026 potrebbe introdurre la cosiddetta Rottamazione Quinquies, una nuova misura di definizione agevolata dei debiti fiscali. Si tratta di una forma di “pace fiscale” che, secondo le prime anticipazioni, subirà alcune modifiche per garantirne la sostenibilità economica.
Ticket d’ingresso per contenere i costi
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta studiando un correttivo importante: l’introduzione di un ticket d’ingresso.
In pratica, i contribuenti che aderiranno alla rottamazione potrebbero dover versare una quota iniziale pari al 5% del debito complessivo entro le prime scadenze.
Questa soluzione ridurrebbe l’impatto sui conti pubblici rispetto alle maxi rate (anche del 20%) delle precedenti edizioni, rendendo la misura più equilibrata.
Platea dei beneficiari: possibili esclusioni
Per contenere la spesa, si ipotizza di:
- escludere chi ha aderito a precedenti rottamazioni senza rispettare i pagamenti;
- limitare l’accesso ai soli debiti sopra una determinata soglia;
- ridurre i tempi di pagamento da 10 a 9 anni.
Estensione agli avvisi bonari
Un’altra novità rilevante arriva da un emendamento in Commissione Finanze del Senato: l’ipotesi di estendere la rottamazione anche ai carichi notificati entro il 31 dicembre 2023, inclusi quindi gli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate.
Si tratterebbe di un ampliamento significativo, in grado di coinvolgere un numero maggiore di contribuenti.
In attesa del testo definitivo
Al momento si tratta ancora di proposte ed emendamenti. La versione finale della Rottamazione Quinquies sarà definita soltanto durante i lavori parlamentari sulla Legge di Bilancio 2026, attesa entro fine anno.
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A cura dello
STUDIO COMMERCIALE di MAURO




