Dopo settimane di incontri e analisi dei conti pubblici, il Governo è al lavoro sulla Manovra 2026, che definirà le priorità economiche del prossimo anno.
Dal riordino delle pensioni alla nuova “rottamazione quinquies”, fino al taglio dell’IRPEF per il ceto medio, si attendono risposte concrete da Palazzo Chigi.
Le prime linee della Legge di Bilancio
Come ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, la Manovra “non è ancora scritta”, ma la prima bozza sarà pronta per il Consiglio dei Ministri della prossima settimana.
Il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) approvato nei giorni scorsi ha delineato solo il quadro economico generale, lasciando ancora indefiniti molti capitoli chiave: fisco, pensioni, stipendi e sostegni alle famiglie.
Il Governo dispone di circa 16 miliardi di euro di risorse. Di questi, almeno 2,5 miliardi sarebbero già destinati alla riduzione dell’IRPEF per il ceto medio: un intervento che potrebbe portare la seconda aliquota dal 35 al 33 per cento, mantenendo invariati i tre scaglioni di reddito oggi in vigore.
| Aliquota IRPEF 2025 | Scaglioni di reddito |
|---|---|
| 23 % | Fino a 28.000 € |
| 35 % | Da 28.001 a 50.000 € |
| 43 % | Oltre 50.000 € |
L’obiettivo resta alleggerire il peso fiscale sul lavoro dipendente, ma le risorse limitate costringeranno l’Esecutivo a scelte mirate e selettive.
Stipendi e cuneo fiscale: priorità alla busta paga
Tra i temi centrali della Manovra vi è anche la questione retributiva.
Nonostante il taglio del cuneo fiscale da 14 miliardi introdotto nel 2024, i dati ISTAT confermano che i salari reali restano inferiori di circa 9 punti percentuali rispetto al 2021.
Il Governo valuta quindi nuove misure di detassazione su:
- straordinari e lavoro notturno;
- premi di produttività e bonus aziendali;
- rinnovi contrattuali nei settori più colpiti dall’inflazione.
Si punta a soluzioni che rafforzino il potere d’acquisto dei lavoratori senza compromettere l’equilibrio di bilancio.
Rottamazione quinquies: verso una pace fiscale “selettiva”
Grande attesa anche per la rottamazione quinquies, la nuova edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato l’intenzione di introdurre una “pace fiscale solo per i meritevoli”, cioè per i contribuenti in reale difficoltà, escludendo chi non ha rispettato precedenti rottamazioni.
Tra le ipotesi in discussione:
- un “ticket d’ingresso” pari al 5 % del debito da versare nelle prime rate;
- un piano di rientro ridotto da 10 a 9 anni;
- la possibile estensione agli avvisi bonari notificati entro il 31 dicembre 2023.
La misura, tuttavia, dovrà conciliare l’obiettivo di alleggerire i carichi fiscali con la sostenibilità dei conti pubblici, stimata in oltre 5 miliardi di euro di costo potenziale.
Pensioni: ipotesi di blocco selettivo dell’età pensionabile
Dal 2027 è previsto un aumento di tre mesi dell’età pensionabile.
Il Governo, tuttavia, valuta una “sterilizzazione selettiva” dell’incremento, che potrebbe riguardare soltanto i lavoratori precoci o impiegati in mansioni usuranti.
Come spiegato dal Ministro Giorgetti:
“Non ci sono lavoratori più fortunati o meno fortunati, ma situazioni diverse. Chi ha cominciato presto o svolge lavori gravosi deve poter andare in pensione prima.”
L’intervento rientra nella logica di una manovra basata su equità e sostenibilità, evitando provvedimenti generalizzati ma calibrando gli aiuti su chi ha realmente bisogno.
Famiglie e imprese: attesa per le misure di sostegno
Oltre ai temi fiscali e previdenziali, la Manovra 2026 dovrà intervenire a favore di famiglie e imprese.
Confindustria chiede strumenti che favoriscano gli investimenti e la competitività, mentre le famiglie attendono risposte concrete su casa, conciliazione vita-lavoro e misure di welfare.
Alcuni bonus approvati con la precedente Manovra, però, risultano ancora in ritardo:
- la Carta “Dedicata a Te” (500 euro per spese alimentari) sarà erogata solo a fine ottobre;
- il Bonus sport per bambini dai 6 ai 14 anni è ancora in fase di assegnazione;
- il Bonus elettrodomestici e il contributo per la mensa scolastica attendono i decreti attuativi.
Secondo il Dipartimento per il Programma di Governo, al 30 settembre solo il 65,3 % dei decreti attuativi della scorsa legge di bilancio risulta emanato.
Conclusione
La Manovra 2026 si preannuncia come un esercizio di equilibrio tra vincoli di bilancio e aspettative sociali.
Con risorse limitate e molte promesse da mantenere, l’Esecutivo dovrà scegliere con precisione chi aiutare, quanto e come.
Dalle famiglie ai pensionati, dai lavoratori alle imprese, il nuovo anno porterà una Legge di Bilancio “chirurgica”, fondata su interventi mirati e su una parola d’ordine comune: selettività.
A cura di
Claudia di Mauro



